Le bandiere sono quei giocatori che trascorrono tutta la loro carriera, o almeno la maggior parte di essa, nello stesso club. Di solito (almeno nel caso del Barça) indossano la maglia blaugrana già nelle giovanili sognando per anni di arrivare in prima squadra; a volte sono di Barcellona o comunque catalani. Fino agli anni '80 e 90 le bandiere erano molte mentre oggi i soldi hanno rovinato tutto... eppure qualcuno sembra resistere ancora...

Terrades, il primo presidente catalano

Bartomeu Terrades. immagine da www.el-català.com

Bartomeu Terrades i Brutau (Barcelona 1874-1948) è stato un industriale e un giocatore del FC Barcelona vissuto a cavallo dei secoli XIX° e XX°. Presente nella storia del nostro Club fin dalla riunione della fondazione ha, a tutt'oggi, l'onore di essere stato il primo presidente catalano della storia del Club (1901-1902) nonchè primo tesoriere. Inoltre tra il 1901 e il 1903 Tarrades ha indossato per 31 volte la samarreta blaugrana arrivando alla finale della Coppa di Spagna e vincendo un Campionato di Catalogna (Coppa Macaya 1902 e 1903).

Con Bartomeu Terrades alla presidenza, il Barça vince il suo primo titolo, la già citata Coppa Macaya (campionato catalano), e lascia la presidenza dopo 507 giorni il 5 settembre 1902.

Successivamente ricopre anche la carica di vice-presidente. Si ringrazia per l'articolo la rivista "el català" http://www.revista-el-catala.com.

 

 Palmarés

  • Finalista Coppa di Spagna: 1901-1902
  • Campionato catalano: 1901-1902, 1902-1903

Romà Forns, il primo allenatore catalano

Roma Forns. Immagine da www.el-català.com

Romà Forns i Saldaña, vissuto a Barcellona tra il 1886 e il 1942, è stato giocatore del Barça tra il 1904 ed il 1913 ma il suo esordio è avvenuto nelle file dell'Espanyol nella stagione 1901/02 a soli 16 anni. Nella decade passata in blaugrana Romà Forns è stato un ottimo goleador laureandosi capocannoniere del Campionato catalano nel 1904/05 e nel 1905/06 nonchè marcatore della prima rete siglata nel nuovo campo del Carrer Industria.Nel suo palmarès da giocatore figurano ben 5 campionati catalani, 2 campionati di Spagna (ovvero coppe di Spagna) e ben 4 Coppe dei Pirenei. Lasciato il calcio giocato Romà Forns si mette dietro la scrivania in qualità di dirigente del Club e, nel dicembre del 1926, diventa il primo allenatore catalano nella storia del FC Barcelona restando al timone fino al marzo del 1929. I suoi anni in panchina coincidono con il gran Barça degli anni '20, quello di Samitier, Alcántara, Piera e comportano la vittoria di due campionati catalani (1926/27 e 1927/28), di una Coppa del Rey (1927/28) e della primissima edizione della Liga spagnola (1928/29). 

 

 

Palmarés da giocatore

  • Coppa dei Pirenei: 1910, 1911, 1912, 1913
  • Coppa di Spagna: 1909-1910, 1911-1912
  • Campionato catalano: 1904-1905, 1908-1909, 1909-1910, 1910-1911, 1912-1913

Allenatore

  • Liga spagnola: 1928-1929
  • Coppa spagnola: 1927-1928
  • Campionato catalano: 1926-1927, 1927-1928

 

nb: ringraziamo per le informazioni il sito catalano http://www.revista-el-catala.com

Paulino Alcantara

Paulino Alcantara

Nato nelle Filippine (all'epoca colonia spagnola) nel 1899, da madre filippina e da padre spagnolo arrivò a Barcellona con i genitori ancora in tenera età. Dopo essere stato acquistato dal presidente Joan Gamper, giocò in maglia blaugrana dal 1912 al 1927 segnando la bellezza di 369 gol in 357 partite. Soprannominato lo "sfondareti" per la potenza dei sui tiri, ancora oggi Paulino Alcantara è il giocatore più giovane della storia blaugrana ad aver giocato e segnato in una partita ufficiale con il Barcellona dato che segnò 3 reti al debutto a soli 15 anni e 4 mesi di età. La partita si giocò il 25 febbraio 1912 e si giocò contro il Català FC, all'epoca nostro massimo rivale. Paradossalmente non giocò nemmeno una partita di campionato perchè si ritirò nel 1927, cioè un anno prima della nascita della Liga. 

 

  • 5 Coppe di Spagna: 1913, 1920, 1922, 1925, 1926.

Eduardo Manchon

Manchon (foto da forozaulgrana.blogspot)

Eduardo Manchon i Molina nacque nel 1930 nel quartiere oepraio di Can Tunis, vicino al porto di Barcellona, in una famiglia originaria di Murcia. Manchon iniziò la sua carriera da attaccante nella squadra del suo quartiere, il Casa Antunez: all'epoca (tra 1939 e 1949) il calcio a livello di giovanili non dipendeva ancora dalla federazione nazionale ma dal Frente de Juventudes (organizazzione giovanile della Falange spagnola). A 18 anni passò nelle file del Barça Amateur, formazione che in precedenza lo aveva respinto, e qui condivise il campo con Biosca, Bosch e Aloy che poi sarebbero stati suoi compagni anche nella prima squadra del Barça. Con il Barça Amateur vinse il campionato di Spagna amatoriale del 1949 distinguendosi nella finale grazie ad una importante doppietta contro l'Indautxu de Biscaia. Nella stagione successiva Manchon giocò in prestito al SD Espanya Industrial, club che all'epoca svolgeva la funzione dell'attuale Barça B, giocò una splendida stagione e questo gli aprì finalmente le porte della prima squadra del Barcellona. Nella prima stagione al Barça (1950/51) Manchon dovette lottare per una maglia da titolare con l'argentino Nicolau, all'epoca sempre nell'undici iniziale. Approfittando di una squalifica di Nicolau, Manchon potè debuttare al Les Corts l'8 ottobre 1950 in un Barça-Valencia terminato 2 a 1 e segnò anche il gol della vittoria. In stagione giocò ancora da titolare in una manciata di partite ma fu dall'anno seguente e con Fernando Daucik come allenatore che divenne titolare inamovibile.  In tutto giocò per il Barça 201 partite segnando 81 reti e relizzando una incredibile serie di assist per le due stelle della squadra: César e Kubala.

 

Cesar Rodriguez

Cesar Rodriguez

César Rodríguez Álvarez, per 14 stagioni attaccante del Barça tra il 1942 e il 1955 è stato autore di ben 232 reti in 348 partite ufficiali con la maglia blaugrana e grazie ad un simile bottino è stato il primo realizzatore blaugrana fino al 20 marzo 2012, quando è stato superato da Leo Messi. Attaccante di gran classe si faceva notare per la sua grande rapidità, la sua capacità di calciare con entrambi i piedi, il suo senso del gol e il suo impressionante colpo di testa. Arrivato al Barcellona dal Frente de Juventudes de Leon subito dopo la guerra civile spagnola (1936/39), nel 1939/40 gioca in prestito al CE Sabadell mentre nelle due stagioni successive, obbligato a svolgere il servizio militare, si trasferisce a Granada, più precisamente nella società della Alhambra. Rientrato finalmente a Barcellona nel 1942, ottiene subito la maglia numero 9 e con quella trascina il Barça per 13 anni segnado moltissimi gol e vincendo molti trofei con i suoi compagni. Nel 1948/49 realizza 28 gol ottenendo il trofeo Pichichi (dato ogni anno al capocannoniere della Liga spagnola). Lascia il Barça nel 1956 per giocare nella Cultural Leonesa, squadra della sua città.

Tra il 1963 e il 1964 è allenatore del Barça e dirige la squadra in 85 partite. 

 

  • 4 Ligas: 1948, 1949, 1952, 1953 
  • 3 Coppe di Spagna: 1951, 1952, 1953 
  • 2 Coppe Latine: 1949, 1952.



Antoni Ramallets

Ramallets, per 5 stagioni il miglior portiere della Liga

Nato a Barcellona il 4 giugno 1924,  Antoni Ramallets Simón ha iniziato la sua carriera di calciatore nelle giovanili del CE Europa e da questa scoeità approda in blaugrana nel 1946 all'età di 22 anni. Trascorsa una stagione in prestito al Valladolid nel 1946/47, Ramallets torna al Barça diventando la riserva di Velasco ma debutta già in qualità di titolare il 28 novembre del 1948 nella vittoria ottenuta dai blaugrana contro il Siviglia (2 a 1 il punteggio finale). Questa resta la sua sola presenza per il campionato 1948/49 ma a partire dall'anno seguente, complice l'infortunio di Velasco, diventa portiere titolare, certamente una delle figure imprescindibili del Club per tutti gli anni '50 nonchè parte integrante del "Barça delle cinque coppe" insieme a campioni come Segarra, Gonzalvo, Kubala, Kocsis, Czibor ed Evaristo. In blaugrana colleziona ben 288 presenze e in occasione del suo ritiro il 6 marzo del 1962, il Barcellona organizza una partita d'addio contro l'Amburgo e la vince con un rotondo 5 a 1. Difendendo la porta del Barça è stato per 5 volte il miglior portiere della Liga vincendo il trofeo Zamora, assegnato dalla Federazione Futbol Spagnola al miglior numero 1 iberico (record condiviso con Victor Valdes).

 



Joan Segarra

Joan Segarra

Joan Segarra Iracheta è stato il capitano del Barça delle "cinque coppe", una delle migliori squadre nella storia del Barcellona. Ha giocato 16 stagioni nella prima squadra blaugrana, tra il 1949 e il 1965, per un totale di 528 partite. Questa cifra lo pone al settimo posto della classifica dei giocatori che più partite hanno disputato nella storia del Club, insieme a mostri sacri come Xavi, Migueli, Rexach, Amor, Zubizarreta e Puyol.

 Giocatore di straordinaria classe ed eleganza, era un autentico jolly capace di giocare in diverse posizioni a seconda delle esigenze della squadra anche se di solito si posizionava centrocampista centrale o centrale difensivo. In qualità di capitano ebbe l'onore di ricevere tutti i trofei vinti dal Barça nei suoi anni, vinti insieme a giocatori del calibro di Kubala, Ramallets, César, Moreno, Basora e Manchòn.

Ritiratosi nel 1965, divenne allenatore e diresse diverse formazioni delle giovanili del Barça; alla fine della stagione 1977/78 guidò la seconda squadra che all'epoca si chiamava FC Barcelona Atlètic, sostituendo Laureano Ruiz fino a quando Antoni Torres non fu designato a sostituirlo per la stagione 1978/79. Nella stagione 1979/80 fu il secondo di Helenio Herrera quando questi ottenne l'incarico di allenatore della prima squadra (dopo l'addio di Rifé).



"Charly" Rexach

Charly

Carles Rexach, conosciuto come Charly o come il ragazzo di Pedralbes, nacque nel quartiere barcellonese di Pedralbes il 13 gennaio 1947. Fece tutta la trafila dalle giovanili fino alla prima squadra del Barça, dove esordì nella stagione 1964/65 come ala destra diventando, con gli anni, uno dei giocatori più presenti di sempre con un totale di 665 partite ufficiali disputate, per un totale di 211 gol. Per due volte fu sul punto di abbandonare il Club: la prima, nel 1973, quando venne sorpreso dall'allenatore Rinus Michels a bere spumante dopo una sconfitta a Siviglia; la seconda nel 1977 per una sua "presunta" relazione con l'attrice Barbara Rey.

Giocatore molto amato dai tifosi, ricevette comunque molte critiche per la sua scarsa combattività. Il 1° settembre 1981 il Club volle organizzare una partita di commiato per lui, giunto al capolinea della sua carriera di pedatore: in quell'occasione il Barça si impose per 1 a 0 (rete di Simonsen)  sulla selezione argentina campione del mondo in carica.

 Iniziò poi la carriera di tecnico nelle categorie inferiori del Barcellona arrivando ad occupare il posto di allenatore in seconda al fianco di Johan Cruijff, con il quale vinse 4 campionati e la prima Coppa dei Campioni. Fu primo allenatoe come sostituto di Cruijff nel 1995/96, e di Serra Ferrer nel 2001, mantenendo poi l'incarico nella stagione successiva.





"Tarzan" Migueli

"Tarzan" Migueli

Miguel Bernardo Bianquetti, nato a Ceuta il 19 dicembre del 1951, famoso come Migueli o "Tarzan" è stato una delle colonne portanti del Barça negli anni '70 e '80 dispuntando con i blaugrana ben 16 stagioni consecutive (1973-1989) nella posizione di centrale difensivo. Ad oggi (dopo essere stato per molti anni al primo posto) è il giocatore con più presenze in gare ufficiali dopo Xavi Hernandez e Carles Puyol per un totale di 549 partite.

Difensore centrale potente e fisico, si faceva notare anche per personalità e carattere che lo facevano essere un leader rispettato da compagni e rivali. Considerato uno dei migliori difensori della sua epoca, ancora oggi è un mito per tutti i tifosi del Barcellona.

Nei suoi sedici anni in prima squadra "Tarzan" ha vinto 11 titoli d'alto livello:

 



Urruti

Immagine da www.blaugranas.com

Francisco Javier González Urruticoechea, per tutti Urruti, è stato uno dei più grandi portieri spagnoli degli anni '80. Di origini basche, Urruti nel corso della sua carriera ha giocato per la Real Sociedad, società dove ha esordito, per l'Espanyol e per il Barça riuscendo a vincere trofei importanti come "calciatore spagnolo dell'anno" (1984) e il "Trofeo Zamora" come miglior portiere spagnolo del 1984. Al Barça dal 1981 al 1988 divenne un idolo per i tifosi blaugrana trasformandosi in una leggenda quando, con una mitica parata di un rigore a Valladolid, regalò al Barça un titolo di liga che mancava da più di dieci anni. Lasciata la titolarità della porta blaugrana al giovane Zubizarreta, basco come lui, Urruti si ritirò dal calcio per allenare i portieri del Barcellona. Il 24 maggio 2001, a soli 48 anni, morì in un incidente stradale dopo che la sua auto si era schiantata sul guard-rail centrale di una circonvallazione della capitale catalana.

 

José Ramón Alexanko

Alexanco

José Ramón Alexanko iniziò la sua carriera calcistica come difensore del CD Laudio, squadra del suo paese natale. A 16 anni venne acquistato dall'Athletic Bilbao dove si fermò dal 1976 al 1980 quando venne ceduto al F.C. Barcelona dove restò per 13 stagioni raggiungendo la piena maturità sportiva. Vestito di Blaugrana Alexanco vinse ben 17 trofei tra i quali non può non spiccare la prima, storica Coppa dei Campioni sollevata da Alexanco in qualità di capitano nella notte del 20 maggio 1992.

Con ben 400 partite disputate in competizioni ufficiali Alexanco è al 10° posto nella classifica dei giocatori azulgrana più presenti di tutti i tempi, con ben 34 reti segnate. Dopo il suo ritiro (1993) fece parte dello staff tecnico del Barça e più tardi si trasferì in Romania dove allenò prima il FC Universitatea Craiova e poi il FC National Bucaresti. Nel 2005 venne designato dal presidente Joan La Porta come direttore delle giovanili del Barça, carica che occupò fino al 2010, anno in cui cambiò la presidenza.



Albert "Chapi" Ferrer

"Chapi" Ferrer (www.blaugranas.com)

Albert Ferrer Llopis, nato a Barcellona il 6 giugno 1970 è stato una delle colonne difensive del Dream Team, il Barça degli anni 1988/1994. Scoperto e "curato" quando già era nelle giovanili blaugrana da Laureano Ruiz (responsabile del settore), "Chapi" iniziò la sua carriera che conta nel Barça Athletic (il Barça B del giorno d'oggi) andando poi in prestito al Tenerife nella stagione 1989/90. Tornato a Barcellona nel 1990 diventò difensore titolare per otto anni partecipando ai numerosissimi trionfi della squadra di Crujff: 15 trofei ufficiali più 2 Coppe di Catalogna conquistate nel 1991 e nel 1993. Giocò in tutto oltre 300 gare in maglia blaugrana (di cui 204 in campionato) piazzandosi subito, al pari di José Ramon Alexanco, dietro Guillermo Amor (17 titoli) nella speciale classifica dei giocatori del Barça più vincenti della storia. Nel giugno del 1998 fu ceduto al Chelsea per 2,2 milioni di sterline. Si adattò subito al calcio inglese a qualificarsi, per la prima volta della loro storia, alla Champions League dell'anno successivo. Il suo soprannome "Chapi", viene dal famoso attore argentino, Ariel "Chapi" Barresi, cui è unito da una grande amicizia.

 

  • 5 Ligas: 1991, 1992, 1993, 1994, 1998
  • 3 Coppe di Spagna: 1990, 1997, 1998
  • 4 Supercoppa di Spagna: 1991, 1992, 1994, 1996
  • 1 Coppa Campioni: 1991/92
  • 2 Supercoppa d'Europa: 1991/92, 1996/97
  • 1 Coppa delle Coppe: 1996/97.

Hristo Stoichkov

Hristo in azione

Dopo alcuni anni nella seconda divisione bulgara Hristo Stoichkov approdò al CSKA Sofia nel 1985, squadra in cui vinse 3 campionati e 4 coppe di Bulgaria. Nella stagione 1989/90 affrontò il Barça in Coppa delle Coppe segnando 3 reti ai blaugrana e impressionando favorevolmente i dirigenti e lo stesso Cruijff che, nel giugno del 1990, lo comprarono per 400 milioni di pesetas. Partito con un contratto minimo che prevedeva bonus in base alle reti realizzate (metodo contrattuale molto sfruttato da Cruijff) Hristo si convertì presto in una delle stelle della squadra e in un idolo per tutti i tifosi grazie al suo impegno, al suo coraggio e alla sua veemenza. Nel 1995 firmò per il Parma ma rientrò a Barcellona solamente un anno dopo, vi rimase per due anni e rientrò al CSKA di Sofia nel 1998. A titolo individuale fu insignito della scarpa d'oro (insieme al madridista Hugo Sanchez) nel 1990 e del pallone d'oro nel 1994. Caratteristiche principali del suo gioco erano: una velocità fuori dal comune, con e senza pallone, il suo tiro in porta e una aggressività che gli permetteva di mantenere un rendimento costante durante i 90 minuti di gioco. Di non poco conto era il suo temperamento, qualità che lo portava a non arrendersi mai ma anche a discutere instancabilmente con arbitri e avversari: significativo in tal senso il pestone rifilato all'arbitro Urízar Azpitarte, durante la gara di Supercoppa giocata il 5 dicembre del 1990. 

 



Amor

Amor in azione

Guillermo Amor Martinez, più famoso semplicemente come Amor, esordì nelle categorie inferiori del Barça nel 1980. Uno dei primi aneddoti che lo riguardano è del 20 settembre 1982 quando venne chiamato a sostituire Maradona nella partita di inaugurazione del Mini Estadi. Debuttò in prima squadra nel trofeo Gamper nel 1988 e si impose in breve tempo come una delle stelle del Dream Team de Johan Cruyff che in pochi anni vinse 4 volte la Liga e, soprattutto la prima Coppa dei Campioni della storia blaugrana. In 11 anni di prima squadra collezzionò 421 presenze, numeri che, ad oggi, lo convertono nel 6° giocatore del Barcellona con più partite ufficiali dopo Xavi, Puyol, Migueli e Victor Valdés. Il 9 marzo 1996 Amor segnò il gol numero 4.000 in campionato per il Barça, precisamente al Mestalla di Valencia contro i padroni di casa. Nell'estate del 1998, svincolato dal Barça, si trasferì alla Fiorentina dove restò per due stagioni ma giocando poche partite. Rientrato in Spagnà giocò due anni nel Villareal CF. Terminò infine la sua carriera giocando qualche mese negli scozzesi del Livingstone FC. Amor puso fin a su carrera deportiva tras militar unos meses en un club escocés de la máxima categoría, el Livingston FC. 

 



Jose Mari Bakero

Bakero, il "6" del Barça

Nato in Navarra l'11 febbraio 1963 e formatosi nelle giovanili della Real Sociedad, Jose Mari Bakero esordisce nella Liga a soli 17 anni, proprio nella squadra di San Sebastian. Resta in quella formazione dal 1980 al 1988 riuscendo nella impresa di vincere due campionati di fila in una città diversa da Barcellona e Madrid (1981 e 1982).

Nel 1988, a 25 anni, si trasferisce al Barça del nuovo allenatore Johan Cruijff, accompagnato da molti giocatori baschi (Zubizarreta, Beguiristain, Lopez Rekarte, Julio Salinas e Goikoechea) con in quali forma una delle migliori squadre della storia (il famoso Dream Team) e per quattro anni, insieme ai suoi compagni, domina il calcio spagnolo ed europeo (disputando ben 5 finali di competizioni europee). Bakero per i tifosi blaugrana rimane famoso soprattutto per il suo contributo alla conquista della prima Coppa dei Campioni della storia blaugrana: sua infatti la rete siglata al Kaiserslautern negli ottavi di finali in una gara di ritorno che sembrava sancire l'eliminazione del Barcellona. Tra 1988 e 1997 gioca 329 partite in 9 stagioni segnando la bellezza di 72 reti (non male come centrocampista). 

 



Luis Enrique

"Lucho" Luis Enrique con la maglia del centenario

Prodotto delle giovanili del Club Deportivo La Braña, squadra dove giocò fino alla maggiore età, Luis Enrique si trasferì poi allo Sporting di Gijon prima nella formazione B impegnata nella terza divisione spagnola, e poi in prima squadra dove esordì  il 24 settembre 1989 contro il Malaga. 

Solamente un anno dopo ci fu la sua consacrazione, quando Luis Enrique riuscì a realizzare 14 reti per lo Sporting con il ruolo di attaccante, aiutando la formazione asturiana a classificarsi per la Coppa UEFA.

Grazie a questa ottima stagione venne trasferito al Real Madrid dove però inizialmente non si impose a causa del posizionamento errato impostogli prima da Radomir Antic e poi da Benito Floro. Solo con l'avvento sulla panchina bianca di Jorge Valdano, Luis Enrique ebbe modo di vivere una parentesi positiva anche al Madrid giocando come tornante destro e vincendo la Liga 1994/95. La stagione successiva entrò in contrasto con la dirigenza bianca perchè non riusciva a trovare un accordo per un nuovo contratto e nell'estate del 1996 venne comprato dal Barça diventando da subito uno dei beniamini dei tifosi (pur arrivando dal Real Madrid) per il suo impegno e per la sua determinazione (non a caso venne soprannominato "Lucho" cioè lotto in italiano).

Nella stagione 1996/97, vestito di blaugrana e sotto la guida di Bobby Robson, Luis Enrique segnò la bellezza di 17 reti vincendo Coppa di Spagna, Supercoppa di Spagna e Coppa delle Coppe. L'anno dopo, con Van Gaal come allenatore, migliorò ulteriormente il suo score segnando 18 gol e vincendo la Liga, la Coppa di Spagna e la Supercoppa d'Europa.

Il 16 maggio 2004, dopo alcune stagioni a rendimenti alterni, giocò la sua ultima partita contro il Racing Santander, concludendo così la sua ottava stagione a Barcellona. Per salutarlo il Club organizzò una partita di addio.





Carles Puyol

L'immagine più famosa di Carles: il giorno del 2 a 6 al Bernabeu

Muove i primi passi di giovane calciatore nel Pobla de Segur, squadra del suo paese, come portiere. In seguito inizia a giocare in attacco dopo un brutto infortunio alla spalla.

Entrato nelle giovanili del Barça nel 1995 giocando prima come centrocampista e poi, dal 1997 nel Barça B allenato da Josè Mourinho, come terzino destro. Il suo esordio in prima squadra avviene nell'anno del centenario, il 2 ottobre del 1999 nella vittoriosa trasferta culè alla Rosaleda di Valladolid. Vista la sua continuità, nel 2003 l'allora presidente Joan Gaspart fa firmare a Carles un contratto valevole fino al 30 giugno 2007 riconoscendo l'importanza del giocatore nei meccanismi difensivi della squadra. Dalla stagione 2003/04 è capitano della squadra. Nel 2006/07 patisce un infortunio alla rotula perdendo così l'intera stagione e rientrando solo all'inizio di quella successiva. Il 2009 rimane per Puyol (e per tutto il Barça) l'anno d'ora della storia blaugrana: come capitano Puyol solleva ben 6 trofei in stagione, ovvero tutti quelli possibili perchè la squadra riesce ad imporsi in tutte le competizioni a cui prende parte: Liga, Coppa di Spagna, Champions League, Supercoppa di Spagna, Supercoppa d'Europa e Mondiale per Club. Nel 2011 il Barça vince nuovamente la Champions League e Puyol, al momento della premiazione, cede la fascia di capitano al compagno di squadra Abidal, operato due mesi prima per un tumore al fegato, permettendogli di alzare il trofeo.

Il 18 dicembre 2012 rinnova il suo contratto con il Barça fino al 2016 con una clausola rescissoria di 10 milioni di euro. E' al terzo posto nella classifica dei giocatori più presenti della storia del Barça.





Xavi Hernandez

Xavi, il "6" del Barça (www.tenorama.org)

 Xavier Hernández Creus, conosciuto a livello sportivo come Xavi Hernandez o semplicemente Xavi è nato a Terrassa (Catalunya) nel 1980 e ha intrapreso la carriera di calciatore seguendo le orme del padre, già calciatore del Sabadell. 

Dopo aver fatto tutta la trafila nelle giovanili del Barcellona, dal 1991 al 1997, ha esordito in prima squadra il 18 agosto 1998 (per volontà di Louis Van Gaal) nella gara di Supercoppa contro il Mallorca e si è subito messo in risalto segnando anche una rete. Nella stagione 1999/2000 diventa titolare inamovibile a causa di un infortunio che tiene Guardiola lontano dal campo per diversi mesi e, a maggior ragione, si conferma nell'undici iniziale quando Pep lascia il Barça per tentare la fortuna nel calcio italiano. A partire da questa stagione Xavi costruisce la sua leggenda nel Barça collezionando successi personali e di squadra a fronte di un unico momento difficile quando sulla panchina blaugrana c'é Rijkaard. Il 5 gennaio 2011 è diventato il giocatore blaugrana con più presenze nella storia superando Migueli in virtù delle sue 550 partite nel Barcellona. Dopo la vittoria della Supercoppa di Spagna e della Supercoppa d'Europa (nel 2011) ha anche superato Guillermo Amor nella classifica dei giocatori blaugrana che hanno vinto più titoli (ben 19). Nel dicembre del 2012 ha rinnovato il suo contratto con il Barça fino al 2016 candidandosi a completare la sua carriera nel Club che lo ha lanciato.

 

  • 7 Liga: 1999, 2005, 2006, 2009, 2010, 2011, 2013
  • 2 Coppa del Re : 2009, 2012
  • 5 Supercoppa di Spagna: 2005, 2006, 2009, 2010, 2011
  • 3 Champions League : 2006, 2009, 2011
  • 2 Supercoppa d'Europa: 2009, 2011

  • 2 Coppa del Mondo per Club : 2009, 2011

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