Stemma dell'Espanyol nel 1910

Il 28 ottobre del 1900 venne fondata a Barcellona la Sociedad Espanyola de Foot Ball, un club formato da studenti universitari della borghesia cittadina. Il nuovo club, a differenza del Barça, non ammetteva giocatori stranieri in squadra il suo nome faceva capire fin da subito la volontà dei fondatori di non lasciare spazio a nessuno sportivo che non fosse spagnolo. Nelle prime partite disputate i giocatori della Sociedad Espanyola scesero in campo con una divisa gialla e, solo in un secondo momento, il club si convertì in Real Club Deportivo Espanyol scambiando il giallo in favore del bianco e del blu. Il primo derby Barça-Espanyol si giocò il 23 dicembre del 1900, sul campo dell'Hotel Casanovas (il Barça quindi giocava in casa) in una gara che si concluse a reti bianche e che fu caratterizzata dal comportamento estremamente corretto dei giocatori in campo e dei tifosi sugli spalti.  All'epoca nessuno poteva lontanamente immaginare l'alto grado di rivalità che nei decenni seguenti ci sarebbe stato tra queste due società. La dirigenza dell'Espanyol decise di sospendere ogni attività del club tra il 1906 e il 1909: in quell'epoca diversi giocatori della società entrarono a far parte della squadra "X", club che in quel triennio dominò l'Associazione dei club catalani e che ebbe diversi scontri con il Barça. Nel 1909 l'Espanyol riprese la propria attività dopo essersi fuso con l'"X", senza che le polemiche con il Barcellona diminuissero. Il 20 giugno 1909 blaugrana e biancoblù si sfidarono in un torneo che portava il nome del R.C. D. Espanyol e la partità finì in rissa: i tifosi dell'Espanyol invasero il terreno di gioco e obbligarono l'arbitro Balat ad annullare un gol blaugrana (!) e per tutta risposta il Barça decise di ritirarsi.

Primi contrasti

Zamora, primo giocatore importante a vestire entrambe le maglie (foto hallfamepericos.blogspot.com)

Tre anni dopo un derby cittadino fu nuovamente dominato da ostilità e tensione: il 24 e 25 marzo del 1912 si disputò la Coppa La Riva con gare di andata e ritorno e i bianco blu, persa l'andata per 1 a 0, seppero imporsi nel ritorno con un rotondo 4 a 0 in una gara carica di tensione e violenza sia sul campo che sugli spalti, con tanto di intervento della polizia. Dopo questo episodio entrambi i club decisero di troncare le relazioni tra loro che, fino a quel momento, non erano state troppo negative (almeno fuori dal terreno di gioco). Nella Coppa dei Pirenei Orientali del 1913 Barça ed Espanyol tornarono ad affrontarsi, questa volta nella semifinale: l'Espanyol vinse 3 a 1 ma il Barça protestò presso gli organizzatori perchè i biancoblù avevano schierato i giocatori inglesi Hodge, Darley ed Harrison arrivati appositamente per disputare questa partita e dunque in violazione del regolamento di questa coppa. La denuncia fu accolta e fu il Barça ad avanzare verso la finale.

Ancora agli inizi degli anni '20 le relazioni tra Barcellona ed Espanyol erano contrassegnate da una chiara ostilità a livello di dirigenza, di giocatori come di tifoseria. I derby giocati nel Campionato della Catalogna erano costellati da continui incidenti e risse, in campo e sugli spalti: erano gli anni della "Penya Ardèvol", un club di tifosi culé che praticavano la lotta greco romana sotto la guida dell'olimpionico Emili Ardèvol. La funzione degli "ardevolisti" era quella di intimidire i tifosi più radicali delle squadre avversarie a cominciare, ovviamente, da quelli dell'Espanyol. Fu dunque già all'interno di relazioni tese che si andò a collocare il ritorno di Ricardo Zamora (giocatore da anni blaugrana) all'Espanyol, club che portava nel cuore dopo avervi giocato all'inizio della carriera. Così il 17 giugno del 1922 il presidente biancoblù Genaro de la Riva riuscì a strappare Zamora al Barça con un contratto che all'epoca non si poteva non definire faraonico: 25.000 pesetas per il cartellino più 1.000 pesetas di stipendio mensile.

Tra dittatura e Repubblica

Segarra e Cata, capitani in finale di Coppa del 1957 (http://fororcdespanyol.es)

Con il colpo di stato del generale Primo de Rivera il 13 settembre del 1923 il derby Barça-espanyol assunse una sfumatura di rivalità politica oltre che sportiva. Il derby del Campionato di Catalogna 1924/25, giocato al Les Corts, fu una partita ancora più conflittuale del solito: i giocatori di entrambe le squadre giocarono con grande durezza e questo provocò l'infortunio ad Alcantara e l'espulsione di Samitier, nonchè i consueti scontri sugli spalti tra opposte fazioni. Alla fine del primo tempo, ancora sul risultato di 0 a 0, l'arbitro decise di sospendere la gara. Successivamente la partita si rigiocò da capo ma a porte chiuse (prima volta assoluta nel calcio catalano) e l'Espanyol riuscì a imporsi per 1 a 0 anche se poi il campionato venne vinto dal Barcellona.

Come l'avvento della dittatura di De Rivera aveva creato problemi al Barça così fu per l'Espanyol con la nascita della Repubblica il 14 aprile del 1931: durante gli ultimi mesi "repubblicani" e soprattutto dopo l'inizio della guerra civile (1936/39) la maggioranza dei dirigenti dell'Espanyol, quasi tutti schierati a destra, furono perseguiti per le loro idee politiche ed esiliati. Con la vittoria finale di Franco (1939) e l'instaurazione di un nuovo regime dittatoriale, l'Espanyol ebbe subito le simpatie delle nuove autorità: non a caso nella stagione 1939/40 l'Espanyol vinse a man bassa il Campionato di Catalogna e la Coppa del Generalissimo (la Coppa del Re dei giorni nostri). Al contrario per il Barça cominciava una lunga tappa di repressione da parte di un regime che lo accusava di essere poco devoto e troppo catalanista.

La stracittadina disputata al Les Corts il 14 dicembre del 1952, Liga 1952/53, portò ad un ulteriore motivo di scontro. In un ambiente già teso i giocatori biancoblù scoprirono che nel loro spogliatoio tutti gli asciugamani erano stati bruciati e che nelle docce mancava l'acqua calda: al 18' del primo tempo, l'Espanyol passò in vantaggio e dal gol nacque una rissa in curva sud che venne duramente repressa dalla polizia. Nell'incidente morì un socio del FC Barcelona e questo causò aspre polemiche sul comportamento della polizia e sul suo modo di agire a Barcellona come una forza di occupazione invece che come una forza dell'ordine. Il 16 giugno 1957 sul campo di Montjuic (la collina di Barcellona) Barça ed Espanyol si affrontavano per vincere la Coppa di Spagna (a tutt'oggi questa rimane l'unica finale della coppa nazionale disputata contemporaneamente dalle due squadre di Barcellona): con Francisco Franco presente nella tribuna autorità dello stadio la correttezza in campo e sugli spalti fu assoluta e il Barça si impose per 1 a 0.

 

Finale Coppa di Spagna 1957

Barcellona, stadio Montjuich

RCD ESPANYOL-FC BARCELONA=0-1

RCD Espanyol: Vicente, Argilés, Cata, Faura, Gàmiz, Casamitjana, Ruiz, Sastre, Cruellas, Oswaldo, Moll. All: Izco.

FC Barcelona: Ramallets, Olivella, Brugué, Segarra, Vergés, Gensana, Basora, Villaverde, Martinez, Kubala, Sanpedro.

RETE: 79' Sanpedro (B)

SPETTATORI: 62.230

Dagli anni '60 ai giorni nostri

Barça-Espanyol 2011

A sei anni da quella finale, nel settembre 1963, l'Espanyol offrì al Barcellona 100 milioni di pesetas per il vecchio campo del Les Corts che, pur dismesso dal 1957, sorgeva ancora lungo la Travessera di Les Corts, a due passi dal Camp Nou. L'allora presidente blaugrana Llaudet, uomo profondamente antiespanyolista, rifiutò piccato questa offerta dicendo che la dirigenza biancoblù avrebbe dovuto offrire almeno 50 milioni in più del miglior offerente. La rivalità dunque non scompariva con il passare dei decenni e, al contrario, si arricchiva di episodi sempre nuovi. A pochi giorni di distanza esplose il "caso Kubala": Ladislau Kubala ex giocatore e allenatore del Barça passò all'Espanyol. Come logico all'inizio sull'ex stella blaugrana si abbatterono le ire di buona parte dei tifosi ma col tempo questo tradimento venne perdonato alla prima stella blaugrana di tutti i tempi. Assolutamente da ricordare negli anni '60 (stagione 1965/66) la doppia sfida nei quarti di finale di Coppa delle Fiere (la Coppa U.E.F.A. del giorno d'oggi) con vittorie blaugrana nella gara di andata e in quella di ritorno sempre per 1 gol a zero.

Dunque più o meno da questo periodo, Barça ed Espanyol vivono una rivalità su un terreno ormai solo sportivo anche perchè da tempo i biancoblù hanno smesso di essere un rivale veramente competitivo per il Barcellona e, inoltre, molti sono gli espanyolisti che, a prescindere dal nome della loro squadra, si proclamano catalanisti tanto quanto i tifosi blaugrana, catalani che esercitano il loro diritto a non essere culé. Di certo nel corso dei decenni l'identità dell'espanyolista è molto cambiata. Oggi i tifosi biancoblù non si identificano più nel burocrate/militare spagnolo trasferitosi a Barcellona e visceralmente centralista o nell'immigrante andaluso degli anni '60 che, nella sua terra d'origine, era del Real Madrid e che, in Catalogna, vedeva nell'Espanyol una succursale del club della capitale. Così una rivalità un tempo aspra e violenta, soprattutto ai tempi della guerra civile e negli anni immediatamente successivi, si è ormai ridotto ad un livello puramente sportivo anche se Barça-Espanyol continua ad essere il derby catalano per antonomasia.

Derby storici

La partita più lunga

Una immagine di Sagi Barba negli anni '20 (www,blaugranas.com)

Il 23 novembre del 1924 iniziò il derby più lungo tra Barça ed Espanyol, terminato addirittura il 15 gennaio del 1925 e passato alla storia come il famoso derby de la calderilla. Si doveva infatti disputare la sesta giornata del Campionato di Catalogna, la rivalità tra le due squadre era all'apice da tempo e l'ambiente si presentava decisamente surriscaldato. I primi minuti furono di grande qualità, il Barça premeva per portarsi in vantaggio ma in diverse occasioni Zamora, all'epoca numero 1 dei biancoblù, si dimostrò insuperabile. Presto però questa calma apparente si incrinò: a causare una tensione aggiuntiva ci fu anzitutto l'infortunio ad Alcantara, provocato da uno spintone dell'espanyolista Saprissa e costretto ad abbandonare il campo per una commozione cerebrale. Da quel momento il pubblico blaugrana iniziò a "beccare" Saprissa sommergendolo di fischi ogni volta che questi toccava il pallone. Da quel momento la partita si trasformò in una vera e propria battaglia campale e il comportamento violento dei giocatori delle due squadre non fece altro che esasperare ancora di più l'atteggiamento del pubblico, al punto che iniziarono le risse tra tifosi di fede opposta. Momento cruciale ci fu quando l'espanyolista Caicedo falciò Samitier che a sua volta, da terra, lo colpì facendolo cadere. L'arbitro Pelayo Serrano decise di espellere Samitier per fallo di reazione. Questa decisione eliminò ogni residuo freno inibitore: i giocatori del Barça circondarono l'arbitro per protesta e addirittura Zamora, portiere dell'Espanyol ma ex blaugrana, intervenne cercando di far cambiare idea all'arbitro. Senza successo.

Poco dopo venne assegnato un calcio d'angolo all'Espanyol e quando l'arbitro Pelayo Serrano si avvicinò per correggere la posizione del pallone dagli spalti iniziò a piovere di tutto e il lancio di oggetti si ripetè alla fine del primo tempo quando le due squadre e il giudice di gara rientrarono negli spogliatoi. A quel punto l'arbitro decise la sospensione dell'incontro. Nei giorni successivi alla "partita" i giornali dedicarono ampio spazio all'accaduto e alle parole delle due dirigenze, desiderose di far cadere sugli odiati cugini la responsabilità dei fatti. Alla fine la Federazione Catalana decise di far rigiocare l'incontro cercarono di impedirlo per evitare che si verificassero nuovi disordini. Alla fine le ragioni sportive della Federazione ebbero la meglio e si stabilì che la partita si sarebbe rigiocata il 15 gennaio 1925 senza spettatori e alla presenza di dirigenti, rappresentanti federali e della stampa. Come arbitro dell'incontro venne designato uno dei direttori più considerati dell'epoca, il signor Llovera; il campo del Les Corts offriva quel giorno una atmosfera irreale, cosa che danneggiò più il Barça che l'Espanyol, aiutando i biancoblù a ottenere la vittoria finale per 0 a 1.

 

23/11/1924
Barcelona, Les Corts

CF BARCELONA - RCD ESPANYOL=0-1
CF Barcelona: Platko, Walter, Planas, Bosch, Torralba, Carulla, Vinyals, Piera, Samitier, Arnau, Sagi-Barba.
RCD Espanyol: Zamora, Mas; canals, Trabal, Pelaó, Caicedo, Olariaga, Llauger, Zabala, Mauri, Coll.

1928/29: il primo derby in Coppa del Re

Stadio Sarrià (www.deporte.terra.es)

Le due squadre arrivano a questa doppia semifinale cariche di aspettative anche perchè, fino a quel momento, l'incrocio barcellonese di coppa è del tutto inedito. Al Sarrià dopo solo 3 minuti di gioco il blaugrana Guzman si infortuna lasciando i suoi in 10 per il resto della partita dal momento che all'epoca non erano previste sostituzioni. Passano altri 3 minuti e l'Espanyol si porta in vantaggio con Broto. Nella seconda parte il Barça parte molto forte e riesce a creare diverse occasioni per pareggiare ma non ha fortuna; in compenso l'Espanyol prima sfiora il 2 a 0 con un bel tiro di Broto terminato sul palo e poi lo ottiene grazie all'opportunismo di Ventolrà (72'). Nel finale l'Espanyol ha la chance di chiudere definitivamente i conti anche in vista del ritorno: all'83' per un fallo su Padron viene decretata la massima punizione che, per fortuna dei blaugrana, Solé calcia sul palo della porta difesa da Platko.

 

20/09/1929

Barcelona - Sarrià

RCD ESPANYOL - FC BARCELONA=2-0

RCD ESPANYOL: Zamora, Saprissa, Portas, Trabal, Solé, Juan Tena, Ventolrà, Broto, Francisco Tena, Padron, Bosch. All. Greenwell.

FC BARCELONA: Platko, Walter, Mas, Martì, Guzman, Castillo, Piera, Samitier, Arocha, Garcia, Sagi. All. Forns.

RETI: 6' Broto (E), 72' Ventolrà (E).

Liga

Squadre Partite Vittorie casalinghe Pareggi in casa Sconfitte squadra d casa Gol fatti Gol Subiti
FC Barcelona 78 60 9  9 187 70
Espanyol 78 25 25  27  102 106

I derby in Coppa del Re

Stagione Data Turno Partita Risultato
1928/29 20/01/1929 Semifinale (a) Espanyol-Barça 2-0
1928/29 27/01/1929 Semifinale (r) Barça-Espanyol 1-1
1935/36 24/05/1936 Quarti (a) Espanyol-Barça 2-1
1935/36 31/05/1936 Quarti (r) Barça-Espanyol 3-0
1939/40 02/06/1940 Quarti (a) Barça-Espanyol 0-2
1939/40 09/06/1940 Quarti (r) Espanyol-Barça 1-1
1940/41 11/05/1941 Ottavi (a) Barça-Espanyol 1-2
1940/41 18/05/41 Ottavi (r) Espanyol-Barça 4-3
1941/42 24/06/1942 Quarti (a) Espanyol-Barça 2-3
1941/42 31/06/1942 Quarti (r) Barça-Espanyol 3-2
1955/56 20/05/1956 Quarti (a) Espanyol-Barça 3-1
1955/56 27/05/1956 Quarti (r) Barça-Espanyol 4-4
1956/57 16/06/1957 Finale Espanyol-Barça 0-1
1960/61 21/05/1961 Ottavi (a) Barça-Espanyol 2-3
1960/61 27/05/1961 Ottavi (r) Espanyol-Barça 2-1
1963/64 24/05/1964 Quarti (a) Barça-Espanyol 3-1
1963/64 30/05/1964 Quarti (r) Espanyol-Barça 1-4
1969/70 03/05/1970 Ottavi (a) Espanyol-Barça 2-1
1969/70 10/05/1970 Ottavi (r) Barça-Espanyol 3-1
1973/74 08/06/1974 Quarti (a) Espanyol-Barça 1-1
1973/74 12/06/1974 Quarti (r) Barça-Espanyol 2-0
1984/85 30/01/1985 Sedicesimi (a) Espanyol-Barça 0-2
1984/85 06/02/1985 Sedicesimi (r) Barça-Espanyol 3-0
1987/88 16/12/1987 Ottavi (a) Espanyol-Barça 1-3
1987/88 06/01/1988 Ottavi (r) Barça-Espanyol 1-0
1995/96 22/02/1996 Ottavi (a) Barça-Espanyol 1-0
1995/96 28/02/1996 Ottavi (r) Espanyol-Barça 2-3
2000/01 30/01/2001 Quarti (a) Espanyol-Barça 1-2
2000/01 07/02/2001 Quarti (r) Barça-Espanyol 1-1
2008/09 21/01/2009 Quarti (a) Espanyol-Barça 0-0
2008/09 29/01/2009 Quarti (r) Barça-Espanyol 3-2

Derby in Coppa delle Fiere (U.E.F.A.)

Stagione Data Turno Partita Risultato
1965/66 16/03/1966 Quarti Barça-Espanyol 1-0
1965/66 23/03/1966 Quarti Espanyol-Barça 0-1
Stampa | Mappa del sito
© Penya Barcelonista de Turin