Stadio Patti, Novara

La tribuna del vecchio stadio Patti così come appare oggi. Immagine da www.vanovarava.it

Probabilmente gli spettatori novaresi che nel lontano 20 settembre 1931 assistettero al match tra Novara e Cagliari, valido per la serie B 31/32 e vinto dagli azzurri per 1 a 0, non potevano immaginare che il loro stadio sarebbe diventato, un giorno molto lontano, metà di una oceanica trasferta da parte dei tifosi bicciolani, qualcosa come 39 anni dopo.

Il 1971 fu infatti l'anno del doppio spareggio tra Pro Vercelli e Biellese, lo spareggio che si dovette giocare due volte perchè la prima gara, quella di Novara, s'era conclusa con un rocambolesco per 4 a 4, mentre la seconda si giocò al Comunale di Torino, passò alla storia per la tenacia dei leoni bianchi e anche per il lancio della famosa monetina (ricordiamo la partita qui).

Tornando brevemente alla storia dell'impianto novarese possiamo dire che anche questo stadio, così come quelo di Vercelli, nacque all'inizio degli anni '30 del secolo scorso per volontà del regime fascista e venne fondato col nome di Stadio "Littorio" o "del Littorio": qui gli azzurri novaresi giocarono tutte le loro gare interne tra il 1932 e il 1976, anno in cui si trasferirono nell'attuale campo di viale Marmo 8.

 

Fu su questo rettangolo verde che il 30 maggio 1971 Pro e Biellese diedero vita al famoso spareggio, per certi versi lo spareggio più importante nella storia delle bianche casacche.

 

Novara 30/5/1971

Stadio Enrico Patti

Biellese-Pro Vercelli=4-4

BIELLESE: Martignoni, Mattarucchi II, Cestari, Mattarucchi I, Magnaghi, Mosca, Cugnolio, Milanesi, Bramati, Granai (115' Brando), Ninni. All. Giraudo.

PRO VERCELLI: Lamberti (91' Branduardi), Picardi, Poletti, Bullano, Jussich, Stara (56' Benassi), Rossi, B., Vannicola, Tonelli, Rossi R., Bissacco. All. Cuscela.

Arbitro: Menicucci di Firenze.

RETI: 38' Granai (B), 67' Bramati, 88' Poletti (P), 91' Tonelli (P), 93' Cugnolio (B), 96' Bramati (B), 101' Tonelli (P), 108' Tonelli (P).

 

Si ringrazia per la concessione delle immagini il sito www.vanovarava.it.

 

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