Piazza Mazzini

Il 20 dicembre del 1875 venne fondata a Vercelli la Società Ginnastica Vercellese con primo presidente Severino Del Piano e Carlo Cavana  come direttore.

La palestra di questo club fu inizialmente  un sotterraneo all'interno dell'Abbazia di Sant'Andrea, che in precedenza era stato utilizzato dai frati come refettorio.

Alcuni anni dopo venne spostata in piazza Mazzini: anche i ginnasti di una società fondata qualche anno dopo (la Pro Vercelli nel 1892) vennero ospitati in questa palestra così come gli schermidori della stessa società e fu sempre qui che emerse la figura di un gran schermidore e di un gran schermidore come Francesco Visconti.

Qualche anno dopo, nel 1905, la rivista "Vercelli Sport" così commentò l'inaugurazione della Palestra Mazzini: "Era giusto, era doveroso che la gioventù vercellese portasse di presenza l'omaggio alla società madre della ginnastica italiana: ed il 19 maggio 1894, la società retta e fondata da comune concordia,  otteneva la sua funzione battesimale iscrivendosi nella famiglia federale sotto il nome di Pro Vercelli e sotto la presidenza del professor Domenico Luppi".

Questo evento fu cruciale non solo per la storia della Società Ginnastica ma anche per quella della città: col passare degli anni infatti la società presieduta da Luppi divenne un vero e proprio "faro" dell'attività sportiva non solo per la zona di Vercelli, ma anche ben al di là dei confini regionali perchè capace di organizzare tornei regionali di ginnastica con ben 32 squadre provenienti da Liguria, Lombardia e Piemonte. Fu questa occasione che favorì la nascita di un fortunatissimo sodalizio tra il professor Luppi, che si occupava della parte "tecnica" della ginnastica, e l'avvocato Luigi Bozino nominato per l'evento presidente del comitato organizzatore; questa prima esperienza portò alla fusione tra la Società Ginnastica di Luppi e il Club di Scherma di Bozino.

 

 

Passarono gli anni e la Pro Vercelli creò anche una sua sezione dedicata al calcio. Dopo due anni di ambientamento le bianche casacche iniziano a vincere titoli a ripetizione, e se per ogni scudetto non poté mai mancare la festa nella centralissima piazza Cavour, dall'altra va detto che nelle prime feste-scudetto l'altra tappa fissa era quella di piazza Mazzini, sede della storica palestra del sodalizio bicciolano.

 

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