Curva Ovest

 

"Il pubblico mi commuove in maniera particolare. Quando ascolto

l'incitamento collettivo di duemila e più voci, quando vedo i tifosi urlare e

cantare tutta la loro passione un nodo mi percorre la gola".

Costantino Rozzi

 

“Il pubblico mi commuove in maniera particolare. Quando ascolto l'incitamento collettivo di duemila e più voci, quando vedo i tifosi urlare e cantare tutta la loro passione un nodo mi percorre la gola.”

Fonte: https://le-citazioni.it/argomenti/tifoso/
 
 
“Il pubblico mi commuove in maniera particolare. Quando ascolto l'incitamento collettivo di duemila e più voci, quando vedo i tifosi urlare e cantare tutta la loro passione un nodo mi percorre la gola.”

Fonte: https://le-citazioni.it/argomenti/tifoso/

"Non so come riescano a far entrare quel materiale, ma i tifosi

hanno contribuito a creare una atmosfera spettacolare. E' per questo che

giochiamo a calcio. Se non si potessero assaporare notti

come queste, non ci sarebbe davvero motivo per giocare".

Rory Delap (Stoke City FC)

 

Un amore senza categoria

Se una cosa è stata dimostrata in 131 anni di storia dai tifosi della Pro è che, malgrado alti e bassi, il pubblico presente allo stadio Silvio Piola (ex Robbiano) è sempre stato numeroso e appassionato a prescindere dalla categoria in cui giocano i bianchi e a prescindere dal fatto che Vercelli non sia una grande città per di più situata a poca distanza da metropoli come Torino e Milano.

Anche lontano dalle mura amiche i sostenitori bicciolani hanno dato vita ad alcune trasferte "bibliche" alcune delle quali risalgono a più di 100 anni fa. La prima di cui si ha notizia è stata quella  del 1912 quando i vercellesi hanno organizzato un vero e proprio treno speciale per assistere in diretta al primo Casale - Pro Vercelli di scena al campo Priocco. Un vero e proprio esodo ci fu anche in occasione della semifinale di campionato del 1913 contro il Genoa: allo stadio si presentarono ben 5.000 vercellesi e il loro sforzo per esserci a tutti i costi fu premiato con la rete della vittoria firmata da Milano I abile a superare il portiere genoano Surter. Nel corso della storia il pubblico vercellese è sempre stato a fianco della sua Pro e fino agli anni '90 del secolo scorso, lo stadio della Pro ha sempre registrato una affluenza di pubblico ben superiore alla media di categoria, in rapporto alla popolazione cittadina e persino nelle categorie minori: non di rado accadeva che i tifosi, a spalti esauriti, si arrampicassero sugli alberi di piazza Camana pur di assistere alla partita. Massimo esempio del supporto dei vercellesi alla loro squadra fu il doppio spareggio della stagione 1970/71 giocato contro la Biellese per salire in serie C: alla prima gara di Novara presenziarono oltre 15.000 spettatori tra vercellesi e biellesi, mentre nel secondo spareggio al Comunale di Torino il pubblico superò le 20.000 unità. Tra la fine degli anni '90 e i primi anni del nuovo millennio i cattivi risultati in campo uniti ai fallimenti societari hanno inevitabilmente portato ad un calo di presenze allo stadio.

 

 

 

Il tifo organizzato a Vercelli nasce all'inizio degli anni '80, con la formazione di alcuni gruppi come White Riot, Lions e Ultras cui si aggiungono, nel 1986, i Weiss Brigaden poi scomparsi nel 1990, anno di radiazione della Pro Vercelli dai campionati nazionali. Dalle ceneri dei Weiss Brigaden nasce il gruppo eternamente leoni mentre nella stagione 1993/94 vedono la luce i Vercelli Front e i N.E.D.O.  poi seguiti nella stagione successiva dalla rinascita dei Weiss Brigaden. Nel 1999 vengono alla luce Boys, Nuova Guardia e Ultras  Vercelil bisogna attendere il 2004 per assistere alla nascita di un gruppo capace di unire le vecchie e nuove leve all'interno della curva ovest vercellese; gli inizi dei White Lions sono molto promettenti ma le cose si complicano in seguito ai gravi fatti di Catania del 2007: a seguito della morte dell'ispettore di polizia Raciti  e del conseguente giro di vite nei confronti degli ultrà di tutta Italia, i White Lions decidono di non esporre più il loro striscione e arrivano allo scioglimento nel 2008.

A questo punto la curva ovest rimane priva di una guida malgrado alcuni tentativi di far rinascere il tifo organizzato; da un lato la situazione non cambia ma dall'altro gli ultrà vercellesi non mancano di far sentire la loro presenza contestando fortemente la Pro Belvedere nel derby giocato il 20 settembre 2009 e terminato con violenti tafferugli nei pressi dello stadio cui seguono "puntuali" diffide e denunce nei confronti di molti tifosi delle bianche casacche.

 

E' solo con il fallimento della vecchia U.S. Pro Vercelli e con la nascita della F.C. Pro Vercelli che si assiste alla rinascita del tifo organizzato vercellese, prima con un gruppo di giovani chiamati Giovani Leoni e poi, dal 2010, con la costituzione dei West Side, gruppo capace di trainare la tifoseria per 3 anni riportando una nutrita presenza di tifosi in casa e in trasferta, anche grazie alla storica promozione in serie B, attesa in città da più di 60 anni.

 

 

 

Purtroppo a seguito dela nuova caduta in C, peraltro accompagnata da nuovi e pesanti provvedimenti Daspo ai danni di molti elementi della tifoseria (a seguito degli scontri contro gli ultrà novaresi in occasione del derby del 11 maggio 2013. Tra il 2012 e il 2014 i West Side perdono terreno in favore degli Old Style, gruppo nato in seguito alla prima promozione in serie B e politicamente schierato a destra. Con la vittoria dei play off e con il ritorno in B nel 2014 l'ambiente si ricompatta e le presenze allo stadio aumentano notevolmente ma dall'anno successivo, col ritorno nella categoria inferiore e con nuove tensioni interne alla curva le speranze vengono affidate ad una nuova formazione, nata dietro allo striscione Curva Ovest da cui però si dissociano gli Old Style.

 

 L'esperimento però ha vita breve e termina dopo un anno, lasciando ancora una volta il tifo organizzato vercellese senza una vera e propria guida. Nell'annata 2015-2016, a causa di incomprensioni, forti dissidi e differenti visioni sulla pratica del tifo ultrà, la situazione in curva degenera: molti tifosi "storici" scelgono di non prendervi più posto. Il tifo e la presenza, sia "in casa" che in trasferta, latitano per lunghi tratti della stagione, ritrovando entusiasmo soltanto in occasione dei due derby con il Novara e nel finale di campionato, in particolare nell'ultima partita contro il Cagliari, con 5.400 spettatori e lo stadio praticamente esaurito.

 

L'ingresso della curva ovest

 

Dall'estate 2017 una porzione sempre più grande della tifoseria bicciolana si trova in disaccordo con la dirigenza societaria guidata dal presidente Massimo Secondo: la fallimentare stagione 2017/18, terminata con la retrocessione in C, seguita da un grosso ridimensionamento degli obiettivi nelle due annate seguenti ha portato alla messa in vendita del club e ad un crescente scollamento tra la Pro ed il suo pubblico fino al definitivo passaggio di proprietà nell'estate del 2020.

Attualmente, dopo un periodo di assenza volontaria nel corso della stagione 2021-2022, soltanto il gruppo West Side ha deciso di tornare a tifare attivamente sia in curva ovest che in trasferta.

Rivalità

Nel corso di una storia più che centenaria i tifosi della Pro Vercelli hanno avuto molte rivalità.  Alcune sono state di breve periodo mentre altre sono ancora fortissime al giorno d'oggi pur essendo molto antiche perchè legate non a motivi strettamente calcistici, ma rivalità di campanile.

E' proprio questo il caso che riguarda la Pro e il Novara, squadre di due città che distano appena 25 chilometri di distanza. Questa rivalità nasce subito dopo l'unità d'Italia del 1861: con l'organizzazione delle province del neonato regno d'Italia la città di Vercelli viene considerata meno importante di quella di Novara  che infatti viene nominata capoluogo relegando la città di Sant'Eusebio ad un ruolo minore. Questo accese fin da subito le prime discussioni e le prime dispute e, alla fine, solo nel 1926 il regime fascista riconobbe a Vercelli il rango di provincia ma nemmeno questo riuscì a frenare ulteriori dispute relative alla assegnazioni di alcuni comuni. Una simile, storica rivalità ha portato a match infuocati non solo sul rettangolo verde ma anche sulle piste da hockey dove Amatori Vercelli e Hockey Novara han dato vita a vere e proprie battaglie a colpi di bastone.

 

 

Gli stadi di calcio di Novara e Vercelli sono entrambi intitolati al campione Silvio Piola che ha militato in entrambe le squadre ma questo non ha scongiurato gli incidenti accaduti a margine di un derby giocato lo scorso 11 maggio 2013: Un nutrito gruppo di ultras novaresi, recandosi a Vercelli con mezzi propri e in maniera autonoma si è presentato di proposito davanti all’ingresso della curva dei locali per cercare deciso lo scontro. I vercellesi si sono scagliati verso il nemico. Le forze dell’ordine hanno impedito lo scontro fisico. Entrambi i gruppi erano composti da giovani per la maggior parte armati di bastoni, cinture con pesanti fibbie, fumogeni e bombe carta. I teppisti sono stati ripresi dall’impianto di videosorveglianza dello stadio. Le indagini della Digos hanno permesso nei giorni seguenti di identificare 13 vercellesi responsabili degli scontri, oltre a 9 novaresi. I vercellesi hanno dovuto rispondere alle accuse di resistenza a pubblico ufficiale aggravata, porto abusivo di oggetti atti a offendere e, per uno di essi, di violazione di Daspo, inflittogli dalla Questura di Vercelli alcuni mesi prima.

Altra rivalità degna di nota è quella, prettamente calcistica, con la Virtus Entella nata dal fatto che le due squadre si sono trovate una di fronte all'altra in varie occasioni sia per salire di categoria, sia per non retrocedere. Nel  2013/14 le due squadre arrivarono all’ultima giornata divise da un solo punto di distacco, con la squadra di Chiavari impegnata contro la Cremonese in trasferta, e i piemontesi in casa contro una demotivata Carrarese; i liguri hanno perso lo scontro diretto la giornata prima, riducendo in circa un mese il divario tra le due squadre da 9 a un solo punto, anche se sempre primi. Il rush finale per la Serie B ha mobilitato la città: al “Piola” si sfiora il tutto esaurito. Ma l’Entella vince a Cremona 2-1 e rende inutile il successo 2-0 della Pro Vercelli. L’Entella va direttamente in Serie B, la Pro ci andrà attraverso i Playoff, prevalendo sul Südtirol.

 

 

Da ultimo non è possibile non menzionare le rivalità di campanile e calcistiche con le altre squadre che compongono i vertici del famoso quadrilatero piemontese ovvero Casale e Alessandria e con il Novara.

Con i casalesi l'odio è dovuto al fatto che le due città distano tra loro poco più di 20 chilometri e snche perchè  la nascita stessa del Casale calcio è stata fatta appositamente per porre un freno al dominio vercellese sul calcio italiano (dominio evidente tra il 1908 e il 1922) riuscendoci soprattutto nel 1914, anno in cui i nerostellati sono riusciti a vincere il loro unico scudetto.

Con l'Alessandria i derby sono stati molto sentiti fino a qualche anno fa, ora meno forse anche per il fatto che le due squadre non si sono incontrate per qualche anno dato che giocavano in categorie diverse. Infine vale la pena citare l'antica rivalità con la biellese, notevole negli anni '70 a seguito dei famosi pareggi tra le due squadre, ma affievolitisi nel corso degli anni sia perchè le due tifoserie non si sono più trovate faccia a faccia, sia perchè nella Biella del calcio manca una forte tradizione ultras.

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